Tom Sachs x NikeCraft Mars Yard 3.0: Storia, Design e Ritorno 2025 | ResellZone

Tom Sachs x NikeCraft Mars Yard 3.0: storia completa, design e ritorno dell’icona spaziale

La Tom Sachs x NikeCraft Mars Yard 3.0 riporta in scena la sneaker più “spaziale” di Nike, a otto anni dall’ultima release. Dopo la 1.0 del 2012 e la 2.0 del 2017, questa nuova versione rinnova materiali, suola e sistema di allacciatura, mantenendo l’iconico look beige e rosso. Frutto della visione dell’artista newyorkese Tom Sachs, la 3.0 unisce arte contemporanea, ingegneria e filosofia del riuso, trasformando l’acquisto stesso in un’esperienza creativa e confermandosi come oggetto di culto per collezionisti e sneakerhead.

La Tom Sachs x NikeCraft Mars Yard 3.0 rappresenta il capitolo più atteso della collaborazione tra l’artista newyorkese e Nike. Dopo anni di silenzio, questa sneaker torna a far parlare di sé come manifesto di creatività, disciplina e sperimentazione, portando avanti una filosofia che da oltre un decennio unisce arte contemporanea, design industriale e una visione futuristica ispirata allo spazio. Per molti appassionati non è solo una scarpa, ma una vera opera d’arte portatile, pensata per essere vissuta, consumata e migliorata con l’uso.


Le origini: Mars Yard 1.0 e la nascita di un’icona

Il viaggio comincia nel 2012 con la prima Mars Yard 1.0, una sneaker creata come “scarpa da lavoro per la vita reale”, capace di affrontare le sfide quotidiane con la stessa mentalità di un ingegnere NASA. La palette beige e rossa, la struttura robusta e i materiali ispirati all’hardware aerospaziale definiscono un linguaggio completamente nuovo. Fin dall’inizio la filosofia è chiara: non un oggetto da museo, ma una scarpa da consumare, che diventa più bella con l’usura, come un attrezzo di officina che porta i segni del tempo.


Mars Yard 2.0: il perfezionamento del 2017

Cinque anni dopo arriva la Mars Yard 2.0, un aggiornamento mirato che mantiene l’estetica originale ma migliora ogni dettaglio funzionale:

  • Nuova mesh traspirante al posto del Vectran, più resistente e confortevole.

  • Suola rivisitata con battistrada invertito, perfetto per l’uso urbano.

  • Cuciture rinforzate e strap più robuste.

La release è accompagnata da uno degli eventi più celebri nella storia delle sneaker: lo Space Camp. Per acquistare la scarpa, i partecipanti devono superare prove fisiche e mentali, nodi, esercizi, problem solving, trasformando l’acquisto in una vera performance artistica. Qui si consolida l’idea che la Mars Yard non sia un semplice prodotto, ma un’esperienza.


L’esperimento Overshoe: la tuta spaziale della sneaker

Nel 2018 arriva la Mars Yard Overshoe, una reinterpretazione estrema della 2.0. Pensata per climi freddi e umidi, presenta un guscio in Dyneema, strap doppie e membrana waterproof che trasforma la sneaker in una vera “tuta spaziale” per i piedi. È la dimostrazione che il progetto Mars Yard è modulare: una base solida e sovrastrutture pronte ad affrontare qualsiasi condizione, proprio come nei viaggi interplanetari che ispirano l’opera di Sachs.


Tom Sachs: l’artista e il suo metodo

Per comprendere davvero la Mars Yard bisogna conoscere il suo creatore. Tom Sachs nasce a New York negli anni ’60, studia architettura a Londra e lavora con il celebre Frank Gehry prima di fondare il suo studio Allied Cultural Prosthetics. Il suo lavoro fonde arte concettuale, ironia e cultura pop. Le installazioni spaziali, come le ricostruzioni delle missioni NASA, convivono con progetti provocatori come la “Hello Kitty Nativity”. Elemento centrale della sua estetica è il Knolling, la disposizione geometrica e rigorosa degli oggetti, simbolo di ordine e disciplina. Questa filosofia, unita alla passione per la scienza e alla volontà di mostrare il processo creativo senza nasconderne le imperfezioni, si riflette in ogni dettaglio della Mars Yard.

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Mars Yard 3.0: evoluzione silenziosa

Arriviamo così al 2025 e alla Mars Yard 3.0. A prima vista può sembrare identica alla precedente, ma come afferma Sachs stesso: "È cambiato tutto, senza che cambiasse niente". Ogni elemento è stato ripensato:

  • Materiali più durevoli e leggeri, ideali per l’uso quotidiano.

  • Intersuola e suola ridisegnate per garantire comfort e stabilità su qualsiasi superficie.

  • Protezioni in TPU e nuovo sistema di allacciatura per una calzata più sicura.

  • Packaging riutilizzabile, coerente con una visione sostenibile e con l’idea di riuso che caratterizza l’intero progetto.

Questa sneaker incarna la filosofia di Sachs: usare, rovinare, riparare, trasformando la scarpa in un oggetto vivo che migliora col tempo e racconta la storia di chi la indossa.

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Quando l’acquisto diventa parte dell’arte

La Mars Yard è famosa anche per il modo in cui viene distribuita. Già nel 2017, con la 2.0, l’accesso alla release passava dallo Space Camp, un percorso di prove fisiche e mentali che premiava la dedizione. La 3.0 riprende questo concetto con attivazioni community, eventi e sfide che selezionano i veri appassionati e trasformano l’acquisto in una performance collettiva. Comprare la scarpa diventa un’esperienza tanto importante quanto indossarla.


Il capitolo GPS: democratizzare la filosofia Sachs

Nel 2022 NikeCraft ha lanciato la General Purpose Shoe (GPS), una scarpa semplice e versatile che abbraccia la stessa filosofia della Mars Yard ma con un prezzo e una distribuzione più accessibili. Questo modello, pensato come “scarpa di tutti i giorni”, dimostra la volontà di Sachs di condividere il proprio metodo creativo con un pubblico più ampio, senza rinunciare alla qualità e al design funzionale. La 3.0 eredita questo spirito, restando fedele alla missione di unire arte e utilità quotidiana.


Perché la 3.0 è già leggenda

La nuova Mars Yard rappresenta l’equilibrio perfetto tra tradizione e innovazione.

  1. Coerenza estetica: mantiene l’inconfondibile look beige e rosso, simbolo della linea.

  2. Evoluzione tecnica: materiali e costruzione migliorati per durare nel tempo.

  3. Filosofia d’uso: una scarpa da consumare e riparare, non da custodire intatta.

  4. Community e performance: eventi e sfide che trasformano l’acquisto in parte dell’opera d’arte.

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Conclusione: una sneaker, una storia da vivere

La Tom Sachs x NikeCraft Mars Yard 3.0 non è solo una scarpa: è un esperimento culturale, una dichiarazione d’intenti che unisce arte, ingegneria e stile di vita. Dalla 1.0 del 2012 alla 2.0 del 2017, passando per l’Overshoe e il progetto GPS, ogni capitolo ha ridefinito il confine tra design funzionale e arte contemporanea. Oggi, con la 3.0, Tom Sachs e NikeCraft dimostrano che una sneaker può essere strumento, opera d’arte e racconto personale allo stesso tempo.

👉🏼 E tu? Useresti la nuova Mars Yard 3.0 come scarpa quotidiana o la conserveresti come pezzo da collezione? Raccontalo nei commenti e unisciti alla leggenda.

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